Prof. Ing. FABIO UCCELLI
DOCENTE NELL’UNIVERSITA’ DI PISA
Via XX Settembre, 162 - 19100 LA SPEZIA
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Gent.mo Dr. Giorgio NAPOLITANO - Presidente della Repubblica
A.N.P.I. – Associazione Naz. Partigiani d’Italia
U.N.C.R.S.I. - Unione Naz. Combattenti Repubblica Sociale Italiana
LORO SEDI
Nel 150° anno dell’unità d’Italia, nella suprema intenzione di contribuire alla pacificazione del popolo italiano che ancora soffre della storia dilaniata nella finale drammatica fase dell’ultimo conflitto mondiale, mi rivolgo a Lei, Presidente Napoletano, quale persona di estremo equilibrio e di grande autorevolezza, perché inviti i rappresentanti dei superstiti belligeranti italiani ad un diverso atteggiamento, meno ideologizzato e più storicizzato, che tenga conto della buonafede e dell’eroismo di coloro che non esitarono a dare la vita per la propria idea di patria comune.
L’A.N.P.I. e l’ U.N.C.R.S.I devono essere, in un convinto atteggiamento di unità e di pace, pronti a deporre e cessare ogni odio ideologico.
Grandi furono da ambo le parti le angherie e le nefandezze compiute, grandi furono gli ideali che videro il Comitato di Liberazione Nazionale (oggi rappresentato dall’A.N.P.I.) - sulla scia della vittoria degli Eserciti Alleati - contribuire alla realizzazione della nostra democrazia e della attuale Costituzione, e che videro i Combattenti della Repubblica Sociale Italiana (oggi rappresentati dall’U.N.C.R.S.I.), proporsi quali custodi della fedeltà alla parola data all’alleato germanico e ad un loro ideale repubblicano, sociale e totalitario.
E’ tempo ormai, dopo 65 anni, che ognuno dei contendenti renda onore ai Caduti dell’altro, in un clima di comprensione e rispetto (anche se non di condivisione) per la buonafede di ciascuno, sia a livello individuale che di struttura di appartenenza.
Per questo, chiedo che ad ogni manifestazione indetta per il ricordo del sacrificio eroico di tanti italiani, sia sempre invitata e quindi presente una Delegazione di ognuna delle due parti.
Solo in questo modo potrà dirsi compiuta e ritrovata l’unità d’Italia, in questo 150° anno di storia magnifica e tragica del nostro Paese.
Con gli auguri più fervidi che quanto sopra sia accolto,
(Fabio Uccelli) La Spezia , 15/08/11
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