domenica 17 aprile 2011

ASSASSINIO - DICHIARAZIONE DEI PARLAMENTARI

ASSASSINIO

Il 26/27 Aprile 1945 veniva assassinato Benito Mussolini, Claretta Petacci, l’intero Governo della Repubblica Sociale Italiana,  senza processo, solo su “condanna in nome del popolo italiano”  del Comitato di Liberazione Nazionale.

Dato che non c’è prescrizione per i reati di tortura e uccisione  su civili e militari prigionieri di guerra, la Procure Civili o Militari della Repubblica dovranno aprire finalmente il processo di accertamento delle responsabilità e di condanna - anche post mortem - dei responsabili..

Non c’è dubbio che sono imputati tutti i Membri del CLN nazionale. La condanna fu essenzialmente voluta dai Membri dei partiti di sinistra, ma non risulta che - pur dissociandosi - gli altri rappresentanti dei partiti si siano dimessi dal CLN lasciando intera la responsabilità agli altri.

L’assassinio è ricaduto sui partiti di sinistra, e su quanti non si dissociarono con dichiarazione pubblica personale.
Anche gli altri partiti (DC, partiti di centro, partiti di destra) non si dissociarono pubblicamente e sono da considerarsi conniventi.

Oggi, deve essere richiesta a tutti gli uomini politici una dichiarazione individuale di dissociazione e di condanna di tali avvenimenti.  Solo così potremo rientrare in una parvenza di legalità.

Con estrema probabilità, il terrorismo rosso e nero è stato causato anche dalla mancanza di una chiarificazione e di un processo anche postumo sia al Governo della RSI che ai suoi assassini. Così  sono nati i due terrorismi, da una doppia frustrazione: il terrorismo nero dalla demonizzazione degli ex-appartenenti alla RSI, convinti di essere rimasti nella linea del non tradimento e della difesa ad oltranza della Patria; il terrorismo rosso, dall’essere stato tradito dalla Resistenza e dal  PCI, che hanno dato vita in Italia ad una democrazia rappresentativa anziché lottare ad oltranza per una dittatura del proletariato di tipo sovietico 
L’unico uomo politico che si è pubblicamente dissociato stigmatizzando l’accaduto  (e soprattutto l’uccisione di Mussolini) è stato Massimo D’ALEMA:
Si invitano tutti gli uomini politici a seguire il suo esempio se non vogliono essere tacciati di connivenza postuma con gli assassini e di essere loro eredi.

PROCESSI

L’Italia potrà riacquistare un minimo di credibilità storica internazionale solo se farà due processi:

Il primo, a Mussolini, al Governo della RSI, a quanti hanno voluto l’ultima guerra e sono responsabili di errori e di orrori, compreso il processo di Verona. Non sarà facile, ma dovremo farlo, regolare, con un accusatore (italiano o no) e con gli avvocati difensori, come fatto dagli Alleati a Norimberga, anche se in mancanza degli imputati, che potranno anche essere condannati a morte se ne ricorre il diritto.

Il secondo, al CLN e a quanti hanno assassinato senza processo Mussolini, la Petacci, l’intero Governo RSI,  e tutti gli appartenenti alla RSI dopo la fine della guerra (dal 25 Aprile 1945 a tutto il 1947).

E’ peraltro da rimarcare che la Resistenza, anche se militarmente ininfluente per le sorti della guerra e per la conquista d’Italia da parte degli Alleati, riveste per l’Italia un grande valore fondante di democrazia e di libertà. La vittoria del concetto democratico su quanti volevano una nuova dittatura comunista ha fatto sì che l’Italia divenisse quella che è, pluralista e democratica, con una Costituzione di notevole valore. Ma proprio per questo, la Resistenza va depurata  da quanti ne infangarono, con i loro crimini e le uccisioni senza processo, il nome e gli scopi. 

DICHIARAZIONE

Da sottoscrivere da parte di ogni Parlamentare italiano:

Io sottoscritto…………… Deputato/Senatore della …Legislatura, appartenente al Partito…. intendo dissociarmi pubblicamente da quanto accaduto tra il Maggio 1945 e il  1947, in ordine alla uccisione dei membri del Governo della RSI e di tutti gli ex-fascisti, avvenuta senza regolare processo. Con la presente dichiarazione deploro il comportamento tenuto dai Dirigenti del mio partito (se già costituito) in quelle occasioni e auspico la apertura di un regolare processo postumo e chiarificatore a tutti i Membri della RSI e ai loro assassini.

Fabio Uccelli
  

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