venerdì 29 aprile 2011

II° LETTERA A RENDINA PRESIDENTE A.N.P.I. - MA PER L'IMBARAZZO NON RISPOSE NEANCHE A QUESTA

Prof.  Ing.  FABIO   UCCELLI
DOCENTE NELL’UNIVERSITA’ DI PISA
Via  XX  Settembre, 162      -     19100   LA SPEZIA
      Tel.  0187-739883            Cell. 389-6741070

Gent.mo Dr.  Massimo RENDINA
PRESIDENTE A.N.P.I.

Caro Massimo,
ho atteso a lungo la tua risposta alla mia lettera, e attendo ancora.
Ritengo tale risposta molto importante per confrontare i temi trattati, oggi che sempre di più si parla di pacificazione nazionale. Avrei voluto sapere se nella mia interpretazione dei fatti storici c’era tra noi sostanziale convergenza o c’erano errori di valutazione che la impedivano. La creazione di una storia condivisa impone di accettare e non rifiutare il ruolo svolto dai contendenti della guerra civile, cercare di capirlo a fondo,  anche per metterne in luce le caratteristiche, la buona fede, e gli errori, per non più ripeterli.
Siamo vicini al 25 Aprile e a numerose manifestazioni di rievocazione.
Vorrei significarti che l’ANPI svolge un ruolo importantissimo perché la memoria di tanti eccidi compiuti essenzialmente dai tedeschi, e di  tante morti  eroiche  di Partigiani non sia dimenticata, e questo non viene messo in dubbio da nessuno.
Però oggi si impone un nuovo clima, di riconciliazione e di pacificazione.
Oggi che sono al Governo con Berlusconi i Fascisti Repubblicani (chiamiamoli col loro vero nome, in omaggio alla loro fede, mai rinnegata ma parzialmente modificata) vorrei farti notare che in ogni caso essi hanno accettato la sconfitta del totalitarismo portata soprattutto dalla vittoria degli Alleati, e hanno dichiarato ripetutamente di aver completamente abbracciato l’idea democratica, e non solo, ma hanno riconosciuto nella Resistenza l’unica nascita di un movimento italiano che ha portato alla nostra attuale Costituzione. Tutto questo viene riconosciuto anche dalle Associazioni Combattentistiche dei Reduci della RSI.
Per questo, sono convinto che la stesse Associazioni dei Reduci RSI non avrebbero difficoltà – se invitate -  a venire a rendere omaggio alle manifestazioni della Resistenza e all’omaggio ai cippi che rievocano i Partigiani che hanno perso  la vita in azioni di guerra o sono stati giustiziati.
E sarebbe molto bello vedere  gli onori resi loro dagli antichi nemici!
Certo, purchè poi la Resistenza accettasse  reciprocamente di rendere omaggio ai tanti fascisti repubblicani e antecedenti uccisi, riconoscendone la buona fede e la fedeltà ad un onore di patria e alla parola data all’alleato.  Questo auspico, per il bene della nostra amata Italia.
Se ciò non avverrà, ti assumerai la responsabilità di continuare a dividere le coscienze in maniera esclusivamente ideologica e non potrai sottrarti all’accusa di essere il  solo fomentatore di odio – assieme agli estremismi della sinistra e della destra - ormai rimasto in Italia.
Solo nel modo suindicato,  la Resistenza continuerà a vivere, e con lei  il 25 Aprile.
Cordiali saluti     -   Fabio UCCELLI     La Spezia, 05/04/09

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